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Myriam Lattanzio

Myriam Lattanzio Nasce musicalmente nell'86 dedicandosi alla riproposta della canzone classica napoletana. Nel '92 "...spinta dal desiderio di cantare la mia terra ed i mali delmondo con rabbia!" inizia una collaborazione con alcuni musicisti napoletani per proporre una produzione più personale. Nel '95 partecipa alla rassegna "Note d'Autore" al teatro Nuovo con lo spettacolo "Rose, rabbia e sangue" e, nello stesso anno, vince la VI edizione del "Premio Recanati " Nuove tendenze della musica d'autore" con il brano "Terra e sangue" pubblicato sul CD della manifestazione e distribuito dalla BMG Ariola. Nel '96 partecipa a Napoli alle rassegne "Musica Ribelle" e "Le musiche della città" al teatro Augusteo ed inoltre approda con successo al "Folkstudio" di Roma diretto dal compianto Giancarlo Cesaroni. Nello stesso anno partecipa alla compilation "Sottotiro" con il brano "Mare", per sostenere la causa di Amnesty International contro la pena di morte, e alle manifestazioni organizzate dal Comune di Napoli per l'8 marzo tenendo un concerto a Piazza San Domenico. Nel '97 aderisce al concerto no stop "Mai più ghetti" e al progetto del centro di riabilitazione psicosociale "L'Aquilone" di Napoli, culminato nella realizzazione del CD "Consenso" distribuito dalla Polosud, a cui partecipa con il brano "Matite spuntite". Nel '98 partecipa alle rassegne "Percorsi d'acqua e di vulcani" ad Acitrezza e "Vibostar, storie e cantastorie" al fianco di Otello Profazio e vince al festival "Ben Gio'" il premio per il miglior testo con la canzone "Nuove evasioni" presentata da Carlo Lomanto. Nel '99 partecipa come autrice all'album "Le cose che ho perso" dello stesso Lomanto. Da quel momento inizia a lavorare sul progetto di un album che racchiuda le sue molteplici esperienze, continuando contemporaneamente un'intensa attività concertistica.  ​

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